martedì 10 marzo 2015

Vivien Maier, questa sconosciuta



I numeri parlano chiaro: più di 150.000 negativi tra cui molti mai sviluppati; sto parlando di Vivien Maier passata al secolo come una baby sitter eccentrica, ma alla storia come una tra le più grandi fotografe al mondo.

La sua storia è simile a quella di molti altri artisti restati pressochè sconosciuti in vita e scoperti per caso dopo la morte.
Anche per Vivien il caso ha voluto che un giornalista, John Maloof di Chicago in procinto di scrivere un libro sulla storia della sua città, comprasse ad un'asta un baule appartenuto ad una fotografa dilettante. Poi la scoperta del materiale più straordinario che si potesse mai pensare tanto da collocare Vivien tra i precursori della "street photo".

E' proprio vero che quando l'arte di una persona ha veramente qualcosa da dire supera tutti gli ostacoli e per quanto la si celi verrà sempre a galla. Ed è un’altra grande verità che l’artista più autentico continua la sua ricerca tutta la vita rendendosi conto che quell'attimo magico che può suggellare la sua arte potrebbe essere sempre un passo dopo, magari anche dopo la vita stessa.
E come sempre dal silenzio nasce qualcosa di grande.

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