venerdì 12 dicembre 2014

Un disturbo, un libro


Formazionezero mi offre di nuovo ospitalità. Dopo “L’angolo di Tiziano”, in cui abbiamo suggerito le letture più appropriate in relazione ai grandi temi della vita dell’uomo (per chi volesse leggere l’e-book clicca qui), vi invito a seguirmi in un nuovo percorso. Questa volta partiremo da un disturbo, del corpo o dell’anima, e proverò a suggerirvi uno o più libri che trattano di quel disturbo e la cui lettura potrà sortire molti effetti: se non guarirne, almeno capirlo, inquadrarlo, come minimo (e non è poco…) non sentirsi soli, sapere che le nostre pene hanno afflitto grandi personaggi della letteratura e quindi i loro autori…
L’idea non è nuova (siamo un po’ nel filone della biblioterapia), ma proveremo a affrontarla in una prospettiva diversa.
Inutile dirvi che sarebbe bello (in fondo questo è un blog…) se partecipaste con i vostri commenti, o suggerendo altre letture in tema.
Cominciamo col…

Il mal di testa
La donna che trema, di Siri Hustvedt – Einaudi, 2011
Cliccate qui per scaricare la scheda


2 commenti:

Doriana Bruni ha detto...

Vorrei segnalare un altro libro in cui si parla spesso di mal di testa: è un romanzo di Irvin Yalom e si intitola “Le lacrime di Nietzsche” (in inglese “When Nietzsche wept”).
Yalom immagina che nella Vienna del 1882 il medico Joseph Breuer, futuro mentore di Sigmund Freud e insieme a lui fondatore del metodo psicoanalitico, venga a contatto con un disperato Nietzsche, appena abbandonato da Lou Salomé. Quest’ultima prega Breuer di aiutare il suo amico filosofo, il quale ha tentato il suicidio e presenta diversi sintomi fisici: terribili emicranie, insonnia, anoressia. Breuer sta sperimentando sui suoi pazienti la sua rivoluzionaria “cura del parlare”, per guarire il corpo passando attraverso l’anima. Ma il filosofo non collabora, non si mette in gioco, è riluttante a provare la terapia, finché Breuer ha un’idea risolutiva: confesserà lui stesso la sua ossessione amorosa per Bertha, vestirà i panni del paziente, spingendo così Nietzsche a uscire dal suo isolamento e dalle sue pene. Chi sta curando chi? La relazione è bidirezionale.
I dialoghi sono serrati e coinvolgenti, il lettore viene coinvolto in molte discussioni importanti sulla natura dell’ossessione amorosa, il rapporto psicoterapeuta/paziente, la potenza del transfert e controtransfert, e molti altri temi sempre presenti in Yalom, come amore e morte.
Un misto di fatti storici e finzione narrativa, una chicca per chi è interessato alla psicoanalisi e alla capacità terapeutica di alcune relazioni umane molto profonde.

Paolo G. Bianchi ha detto...

@Doriana
grazie per la segnalazione che sicuramente anche il dr. Cornegliani che cura la rubrica apprezzerà.
alla prossima
p