Ebbene sì. Ieri è toccato a me e uno dei miei
indirizzi di posta elettronica, tra l’altro quello che utilizzo di più per
lavoro, è stato violato. Tutti i miei contatti hanno così ricevuto una mail a
mio nome che mi vedeva disperso in non so in quale paese, bisognoso di aiuto e soprattutto
di soldi per poter rientrare in Italia. Inutile dire che non ero io e vi
risparmio le difficoltà per riprendere possesso della mia casella di posta
(operazione non del tutto ancora conclusa) e lo scoramento nel vedere sparire
il blog, questo blog, al quale la casella di posta è normalmente collegata.
Eppure, come sempre, dietro anche l'azione più
nefanda si possono (al di là della mia scarsa abilità tecnologica), trarre
insegnamenti soprattutto umani. Devo dire che nemmeno dopo due minuti l’invio
della mail incriminata avevo ricevuto almeno quattro telefonate di segnalazione e di solidarietà per il danno che avevo subito; e la cosa è
proseguita fino a sera tarda con messaggi anche sui social network. Le persone non erano tanto preoccupate per me (dalla mail si poteva dedurre che ero salvo, in salute e in Italia), ma per la situazione
di disagio che si era creata.
Sono molte le filosofie che ci insegnano a vedere
la positività anche in momenti negativi, a ricercare la buona azione e
soprattutto ritrovare energie per cambiare le cose. In questa situazione ho potuto
parlare con persone che, per svariati motivi, non sentivo da anni, persone che
mi hanno dato consigli, suggerimenti e si sono subito messe a disposizione per aiutarmi a ripristinare il tutto, primo
fra tutti Fabio che con pazienza ha risolto la situazione. Ora posso
ri-testimoniarlo a piena voce: dietro ogni azione negativa ai nostri occhi c'è
sempre da imparare e vedere le buone azioni. Grazie a tutti per l'aiuto, il conforto e
soprattutto per l'insegnamento che mi avete dato. Quanto agli hacker dico solo
questo: potete avere anche la mia lista contatti, ma la vicinanza delle persone
non l'avrete mai.
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