Che
la musica aiuti nella vita e che abbia forti poteri terapeutici è una verità
indiscussa. Inoltre, come ho già avuto modo di sottolineare qui nel mio blog,
la musica è un ottimo supporto durante le sessioni di counseling per indurre il
rilassamento e aiutare il consultante nel prendere decisioni e fissare
obiettivi. Allo stesso modo nelle discipline bionaturali, come per esempio i
trattamenti riflessologici, la musica crea l’atmosfera adatta affinché la
persona possa ricaricarsi sotto le mani dell’operatore; addirittura un
preparatore fito-floriterapico mi raccontava di lavorare solo ed esclusivamente
con sottofondi di musica classica nella convinzione che le note aiutino la
vibrazione positiva dei liquidi e delle preparazioni predisponendo già il
preparato alla autoguarigione di chi ne usufruirà
Molte
aziende agricole fanno sentire musica alle loro mucche durante la gestazione e
anche nelle serre i prodotti della terra crescono meglio, più sani e con meno
interventi chimici.
La
musica può aiutare l’umore: esiste una vasta letteratura scientifica che ci
indica cosa ascoltare quando siamo tristi o abbiamo bisogno di energie o di
coraggio e determinazione.
Il
caso di oggi ha comunque dello strepitoso perché nessuno penserebbe mai di
farsi operare al cervello suonando il proprio violino.
“Naomi Elishuv si è sottoposta
a un'operazione al cervello. E fin qui sembrerebbe tutto normale. Se non fosse
che lo ha fatto suonando Mozart con il suo adorato violino. La famosa
violinista israeliana non si è data per vinta e dopo aver interrotto la sua
carriera per una malattia che le procurava tremore, ha deciso di operarsi e l’ha
fatto ritornando al suo grande amore: la musica”.
Il video e l’articolo di Repubblica ci mostrano addirittura
alcuni brevi momenti durante l’operazione.
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