mercoledì 24 settembre 2014

Un violino le salva il cervello


Che la musica aiuti nella vita e che abbia forti poteri terapeutici è una verità indiscussa. Inoltre, come ho già avuto modo di sottolineare qui nel mio blog, la musica è un ottimo supporto durante le sessioni di counseling per indurre il rilassamento e aiutare il consultante nel prendere decisioni e fissare obiettivi. Allo stesso modo nelle discipline bionaturali, come per esempio i trattamenti riflessologici, la musica crea l’atmosfera adatta affinché la persona possa ricaricarsi sotto le mani dell’operatore; addirittura un preparatore fito-floriterapico mi raccontava di lavorare solo ed esclusivamente con sottofondi di musica classica nella convinzione che le note aiutino la vibrazione positiva dei liquidi e delle preparazioni predisponendo già il preparato alla autoguarigione di chi ne usufruirà
Molte aziende agricole fanno sentire musica alle loro mucche durante la gestazione e anche nelle serre i prodotti della terra crescono meglio, più sani e con meno interventi chimici.
La musica può aiutare l’umore: esiste una vasta letteratura scientifica che ci indica cosa ascoltare quando siamo tristi o abbiamo bisogno di energie o di coraggio e determinazione.
Il caso di oggi ha comunque dello strepitoso perché nessuno penserebbe mai di farsi operare al cervello suonando il proprio violino.
“Naomi Elishuv si è sottoposta a un'operazione al cervello. E fin qui sembrerebbe tutto normale. Se non fosse che lo ha fatto suonando Mozart con il suo adorato violino.  La famosa violinista israeliana non si è data per vinta e dopo aver interrotto la sua carriera per una malattia che le procurava tremore, ha deciso di operarsi e l’ha fatto ritornando al suo grande amore: la musica”.
Il video e l’articolo di Repubblica  ci mostrano addirittura alcuni brevi momenti durante l’operazione.

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