domenica 3 novembre 2013

Workers buy out, sopravvivere alla crisi

Il mito della fenice che risorge dalle proprie ceneri è spesso citato durante corsi di formazione o le consulenze, ma oggi, in Italia, esistono imprese che riescono a “risorgere”?

Sembra impossibile, eppure la risposta è affermativa e, secondo quanto emerso da questa inchiesta de “il bureau”sono anche più di una.
(Clicca qui per vedere la mappa).

La formula non è complessa: alcune imprese sono riuscite, attraverso il passaggio a una società cooperativa, a rinascere e a rimanere sul mercato.
E’ il workers buy out con il quale i dipendenti rilevano l’azienda e ne diventano proprietari. Il fenomeno è del tutto nuovo in Italia, ma sta assumendo una dimensione importante che, data la particolarità del tessuto imprenditoriale del nostro Paese, lo porterà verso un ulteriore sviluppo.



Come sempre quando le risposte non arrivano, sono le persone che devono sapersele cercare. In “For all the people” - saggio sul movimento cooperativo statunitense - l’autore John Curl  scrive che, nonostante una crisi sempre più dura e la sostanziale indifferenza dei media sull’argomento, gli “elementi embrionali di un’economia più cooperativa sono sempre più evidenti”. Ora spetta alla società scegliere quale strada imboccare: “Il mondo può emergere da questa crisi con una nuova economia, oppure può sprofondare in una distopia davvero cupa». E come insegna l’antico motto “l’unione fa la forza”.

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