lunedì 7 ottobre 2013

Vajont: imparare dagli errori

“Alle 22,39 del 9 ottobre 1963 a Longarone la gente è già a letto, oppure al bar davanti alla televisione: si trasmette Real Madrid-Rangers Glasgow di Coppa dei Campioni. Dal monte Toc si stacca una colossale frana di 260 milioni di metri cubi che precipita nel lago artificiale del Vajont. La diga tiene, ma un’ondata alta più di cento metri la scavalca.

Cinquanta milioni di metri cubi di acqua - preceduti da uno spostamento d’aria due volte più potente di quello provocato dalla bomba atomica di Hiroshima - si abbattono nella valle del Piave sommergendo Longarone e le frazioni di Rivalta, Pirago, Faè e Villanova”.

Vi sono tragedie che devono essere ricordate. Quella del Vajont è traqueste e in questi giorni ricorre il 50° anniversario.

A volte è bene ricordare per trarre insegnamenti per il futuro ed evitare che possano ripetersi perché imparare dagli errori è la miglior formazione sul campo.

Cinquanta anni dopo, questo è il racconto dei sopravvissuti: un reportage di Michele Brambilla e Dario Migliardi nei luoghi della tragedia.

Un percorso interessante e doloroso per riflettere, tutti.

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