mercoledì 25 settembre 2013

3 - Le parole del futuro: coscienza

Il termine coscienza deriva dal latino Cum-scire ("sapere insieme") e viene utilizzato per indicare tutti quegli stati interiori che ogni persona vive nel momento in cui fa autoanalisi.

Anche qui, come per la crescita, la coscienza ha assunti differenti a secondo degli ambiti di riferimento. Sicuramente il termine coscienza entre in gioco ogni volta che chiediamo a noi stessi o ad altri di stabilire un piano teologico o ideologico di riferimento, soprattutto per stabilire quello che è bene e quello che è male; visione questa che cambia di cultura in cultura.

In azienda la faccenda si complica perché i riferimenti sono troppo ampi. Forse si dovrebbe parlare di coscienza in termini di valore o scala di valori, ma anche qui è fondamentale che sia condivisa e assimilata tra tutti quelli che la devono rispettare.

L’uomo, da sempre, ha bisogno di interiorità per ri-trovarsi. Se non facesse così non potrebbe relazionarsi in modo corretto con gli altri e costruire un’identità comune con obiettivi e sogni condivisi.

Quanto incide la vostra “coscienza” sulle vostre scelte?

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