“Sparirebbero
mele, carote, limoni, melanzane, sedano e cavolfiori. A rischio carne, latte e
formaggi”: questo è il nuovo allarme e a quanto pare senza di loro il 52% dei
prodotti che normalmente consumiamo sparirebbero. Sto parlando delle api e la
causa di tanto disastro è il Colony
Collapse Disorder (Sindrome da spopolamento di alveari), un insieme di elementi
negativi che porta allo svuotamento delle arnie e alla morte delle api.
Pesticidi e inquinamento sono tra le maggiori cause di
sterminio di questo piccolo insetto capace di volare più in alto degli uccelli
e strutturato organizzativamente e tecnologicamente meglio di qualsiasi moderna
impresa.
Spesso
le temiamo per i loro pungiglioni senza però renderci conto di quanto siamo
importanti per la sopravvivenza del nostro pianeta per la loro attività di
impollinazione. In
questo articolo pubblicato recentemente da Corriere
Ambiente potete approfondire l’argomento.
I monaci benedettini mi hanno insegnato a rispettare le api
proprio per la loro imprescindibile finalità sociale. Basti pensare che l’ape è
uno dei simboli monastici più importanti perchè rappresenta operosità e
organizzazione. Per questa ragione ogni buon monastero ha le sue arnie che sono
un esempio complesso di comunità organizzata dedita al lavoro e allo spirito
collaborativo.
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