“La distruzione dei boschi e delle foreste del pianeta non
comporta solo gravi danni ecologici. Spesso si dimentica che con gli alberi
scompare anche un prezioso patrimonio culturale dell’umanità”. (Jacques Brosse,Mitologia degli alberi).
Mi colpiscono sempre i tronchi pietrificati e quello che si
riesce a produrre dagli scarti del legno o dalle piante abbattute dai fulmini o
dalla vecchiaia.
In tutte le tradizioni religiose del mondo, antiche e
moderne, c’è sempre presente un albero per simboleggiare il legame tra la terra
e il cielo. Le radici dell’albero affondano nella terra, nella realtà, ma i
suoi rami si stendono verso l’alto, verso il cielo. E mentre l’albero cresce
noi godiamo dei suoi frutti, della sua ombra delle forme di vita che ospita.
Intorno agli alberi sono fioriti miti e leggende tanto da
impregnare di densi significati anche la storia di noi uomini: Jacques Brosse
ce ne parla nel suo bellissimo libro “Mitologia degli alberi, dal giardino
dell’Eden al legno della croce”.
Brosse ci mostra come egizi, semiti, cretesi, indiani,
greci, latini, germanici e celti si avvicendino con le loro leggende sotto le
fronde dei loro alberi con un enorme rispetto sapendo che la nostra vita e il
nostro respiro è legato a loro.
E’ un viaggio mitico e mistico nel quale ritrovare e
ritrovarsi in un momento in cui abbiamo bisogno sia di radici che di speranze
che ci elevino al cielo.
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