domenica 16 ottobre 2011

Lezioni di piano: formazione e passione

Siamo nella seconda metà del diciannovesimo secolo. Ada, una donna vedova con una figlia è muta dall'età di sei anni, lascia la Scozia, per andarsi a sposare in Nuova Zelanda: il matrimonio è avvenuto per procura e non conosce lo sposo. Nel viaggio porterà, oltre alla figlia di nove anni, la sua dote e un pianoforte; la musica è infatti la sua più grande passione. 

Purtroppo far arrivare il pianoforte dalla spiaggia dove sbarcano alla nuova casa di Ada è pressochè impossibile: il marito si rifiuta anche solo di provare. Un vicino di casa, europeo, ma che vive secondo le usanze Maori, capisce l’importanza del pianoforte per la donna, lo recupera, lo acquista e si propone di prendere delle lezioni di piano proprio da Ada. 
In realtà il desiderio di quest’uomo per questa donna e quello di lei per il suo pianoforte li renderanno complici in una trattativa che da amanti e li unirà poi per tutta la vita.

E’ la trama del film “Lezioni di piano”  a cui fanno da sfondo magnifici scenari di terre vergini e lussureggianti. Il pianoforte unisce le passioni di un uomo e di una donna che si insegnano vicendevolmente ciò in cui più credono: il loro amore per qualcosa di profondo che va al di là di loro stessi. 

E, mentre tasto dopo tasto, Ada riconquista il suo piano lui impara a innamorarsi e lei a vivere una vita di musica che la salva da una realtà dove tutto sembra inesorabilmente affondare nel fango presente ovunque. 
L’incanto si rompe quando i due amanti vengono scoperti, segnale di inizio di una vita nuova: significativa la scena in cui Ada decide di far gettare il piano nell’oceano, simbolo della sua passata esistenza. 

Come sempre è la passione a farla da padrona, a dirigere menti e cuori verso destini mai pensati, a governare la vita, riempendola, e a portare musica anche nelle profondità degli abissi dove regnano solo freddo e silenzio proprio come nei cuori avidi.

Un film per riscoprire in noi le passioni più nascoste, per risentirci vivi e dal fango che spesso dobbiamo affrontare, tornare a vivere nella luce del sole parlando, suonando e amando noi stessi e gli altri.

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