C'è un sottile filo rosso che lega le pagine del libro di Giuseppe Guin "Qui non succede niente" alla ormai continua voglia di fuga dal mondo che incontro tra i partecipanti ai miei corsi e ai miei incontri di counseling.
Il protagonista di questo libro mi ricorda molti di loro: cerca la solitudine in un luogo dove non possa succedere nulla e pensa di averlo trovato in un vecchio rudere in fondo ad una cava in riva al lago di Como.
Ma anche lui, come le persone che citavo prima, deve fare i conti con la realtà che, anche se imprevista, prima o poi si ripresenta a bussare alla sua porta.
Nel libro questa realtà è il lago e i suoi abitanti, con una natura impervia e un mondo di leggende che sembrano verità e verità che diventano leggende. Apparentemente non succede niente ma tutto è in continuo movimento ed evoluzione: un'onda del lago diventa come un oceano e un vento invernale può
troncare una vita e, soprattutto, i segreti devono restare tali affinchè tutti li conoscano, ma nessuno li sveli.
Insomma in questo luogo dove non dovrebbe succedere niente tutto accade quando meno te lo aspetti e non come lo vorresti e subito si trasforma in una leggenda da tramandare ai posteri.
Un libro per chi è in fuga verso una tranquillità che non esiste, una lezione sotto forma di storie per manager impazienti di vedere i risultati e che non riescono a comprendere la temporanea, apparente, staticità dei loro affari.
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