mercoledì 12 maggio 2010

Samurai Lab sbarca in Svizzera


Domenica 9 maggio Samurai Lab per la prima volta ha superato il confine svizzero ed è approdato alla Unitas, associazione ciechi e ipovedenti della Svizzera Italiana con sede a Lugano. Qui Marco della Pietra, capostruttura di Unitas, su suggerimento del giornalista Dante Balbo mi ha voluto coinvolgere per proporre ai soci e alle loro guide la possibilità di passare una giornata provando ad utilizzare la spada giapponese. Un’attività a scopo culturale e motivazionale che ci ha portato a lavorare sull’equilibrio e sullo spazio, dimensioni fondamentali per un cieco.

Ritmo, concentrazione, determinazione, attenzione e pazienza sono i temi che ho toccato alternando pratica e teoria e creando momenti di addestramento all’uso della spada. Ho notato una grande voglia di mettersi in gioco, tanto entusiasmo e una precisione che spesso è difficile da raggiungere per i non-ciechi. È stata un’esperienza indimenticabile dove ho imparato che per “vedere veramente” bisogna volerlo con tutto se stessi e non solo con gli occhi. A questi “samurai” va il mio grazie e il mio arrivederci a presto alla seconda edizione.

Una nota: ho anche imparato che il termine “non vedente” che può forse sembrarci più corretto di “cieco”, con quel “non” all’inizio acquista una connotazione negativa. Per questo ho voluto coniare e utilizzare “non ciechi” e “ciechi”, una definizione che i miei nuovi amici samurai hanno molto apprezzato.

Qui potete scaricare uno dei primi commenti alla giornata.

Nessun commento: