Recentemente mi sono imbattuto in questa notizia tratta da www.mondoreality.com: “L’ultima frontiera del reality in tempi di crisi economica e licenziamenti a tappeto è il nuovo format della Endemol, Someone’s Gotta Go (Qualcuno se ne deve andare).
L’idea è veramente perversa e cattiva: la società che decide di partecipare alla trasmissione fa scontrare i propri dipendenti per mantenere il proprio posto di lavoro e il pubblico da casa, attraverso il televoto, decide chi far licenziare.
Ai concorrenti, vista la posta in palio, è permesso denunciare qualsiasi cosa che possa compromettere i propri colleghi: pause prolungate, tradimenti, telefonate sul lavoro, comportamenti strani, problemi caratteriali, ritardi.
Someone’s Gotta go è stato acquistato dalla Fox Television e verrà trasmesso negli States e in Gran Bretagna”.
Quindi, se la tua azienda è in crisi e sei costretto a licenziare qualcuno e vuoi risolvere il problema “lavandotene le mani” affidati ad un “reality” e il pubblico a casa risolverà il problema per te.
Perché non ci avevo pensato prima? E' un'idea geniale...forse avremmo anche vinto la crisi.
Addio leader che cercano possibilità e alternative sagge per superare i problemi o manager iperspecializzati che cercano soluzioni coraggiose.
Addio anche ai capi cattivi che ti spremono, ma che dopotutto sanno fare il loro mestiere e addio anche ai consulenti “tagliatori di teste” che perlomeno utilizzano metodi e tecniche per portare a termine il loro lavoro.
Se è vero che “vox popoli, vox Dei”, come in un’arena di gladiatori il meno simpatico (non importa se competente) sarà nominato e andrà ad allungare la lunga lista dei disoccupati.
È interessante vedere che dopo la necessità di produrre sempre di più, di “arruffianarsi” i capi, di fare mobbing per avere più spazio in azienda, ora il metro di misura per le strategie aziendali sia il pettegolezzo, il discredito da “reality”.
Di fronte a questa novità non ho proprio parole, almeno Ponzio Pilato, prima di “lavarsi le mani” ci ha messo la faccia e la storia ancora ne parla.
Se comunque volete sapere come è nata questa idea su cui non voglio fare altri commenti date un’occhiata qui.
L’idea è veramente perversa e cattiva: la società che decide di partecipare alla trasmissione fa scontrare i propri dipendenti per mantenere il proprio posto di lavoro e il pubblico da casa, attraverso il televoto, decide chi far licenziare.
Ai concorrenti, vista la posta in palio, è permesso denunciare qualsiasi cosa che possa compromettere i propri colleghi: pause prolungate, tradimenti, telefonate sul lavoro, comportamenti strani, problemi caratteriali, ritardi.
Someone’s Gotta go è stato acquistato dalla Fox Television e verrà trasmesso negli States e in Gran Bretagna”.
Quindi, se la tua azienda è in crisi e sei costretto a licenziare qualcuno e vuoi risolvere il problema “lavandotene le mani” affidati ad un “reality” e il pubblico a casa risolverà il problema per te.
Perché non ci avevo pensato prima? E' un'idea geniale...forse avremmo anche vinto la crisi.
Addio leader che cercano possibilità e alternative sagge per superare i problemi o manager iperspecializzati che cercano soluzioni coraggiose.
Addio anche ai capi cattivi che ti spremono, ma che dopotutto sanno fare il loro mestiere e addio anche ai consulenti “tagliatori di teste” che perlomeno utilizzano metodi e tecniche per portare a termine il loro lavoro.
Se è vero che “vox popoli, vox Dei”, come in un’arena di gladiatori il meno simpatico (non importa se competente) sarà nominato e andrà ad allungare la lunga lista dei disoccupati.
È interessante vedere che dopo la necessità di produrre sempre di più, di “arruffianarsi” i capi, di fare mobbing per avere più spazio in azienda, ora il metro di misura per le strategie aziendali sia il pettegolezzo, il discredito da “reality”.
Di fronte a questa novità non ho proprio parole, almeno Ponzio Pilato, prima di “lavarsi le mani” ci ha messo la faccia e la storia ancora ne parla.
Se comunque volete sapere come è nata questa idea su cui non voglio fare altri commenti date un’occhiata qui.
Nessun commento:
Posta un commento