martedì 17 febbraio 2009

Indovina chi viene a cena?

Continuo sul filone della cucina prendendo spunto da questo film famoso. La trama è risaputa:durante una vacanza alle Hawaii, Joey, una giovane ragazza bianca americana, si innamora del Dr. Prentice, famoso medico di colore. Nasce l’idea di comunicare ai rispettivi genitori, durante una cena, l’intenzione di sposarsi.
Entrambe le famiglie sono piuttosto contrarie, ma dopo discussioni e valide argomentazioni, il desiderio della coppia è talmente forte e genuino da convincere tutti; finalmente, appianate le divergenze,in pace, si cena.

Oltre all’eterno tema delle differenze culturali e razziali questo film offre anche interessanti spunti aziendali.

Spesso ci si raduna attorno ai tavoli dei consigli di amministrazione pensando ognuno al proprio tornaconto; non si è propensi ad ascoltare l’altro e le sue argomentazioni né, tanto meno, a discuterne le motivazioni.
Prima di sedersi intorno a un tavolo, per cenare o prendere decisioni importanti, bisognerebbe lasciare fuori dalla porta il proprio ego e ritrovare il senso del gruppo e la vera motivazione per la quale si è lì, in quel momento.
Lo stesso vale per le cene aziendali o i contenst autocelebrativi sempre più deserti. Le persone vorrebbero essere ascoltate di più, vorrebbero potersi confrontare, essere aiutate a sentirsi più partecipi della storia dell’azienda e non semplici numeri in una cena che non ha molto significato. Cosa c’è stato prima della cena, cosa è stato costruito, come è stato comunicato? Spesso c’è solo poco o niente: è inutile quindi sorprendersi se la disaffezione e il malcontento aumentano.

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