martedì 2 settembre 2008

"Un cuore sacro": manager di spirito

« Ciascuno di noi possiede due cuori: uno, il più razionale, eclissa l'altro che però irradia una luce nascosta un calore di cui nessuno può fare a meno, è il cuore sacro ». Quando ce ne accorgiamo questo cuore ci fa cambiare…

Irene Ravelli, la protagonista del film, è una spregiudicata manager di successo. Un giorno incontra una bambina sconosciuta, sfuggevole e imprevedibile, ma che sa tutto di lei. Irene scopre quasi per caso che la bambina vive per strada rubando per aiutare i più poveri e la morte improvvisa della bimba, a causa di un incidente, segna per Irene l’inizio di un cambiamento radicale: apre una mensa per i poveri nell’antico palazzo di famiglia ed è ossessionata dall’idea di dover aiutare tutti. Irene si ammalerà ma dopo la guarigione potrà tornare più fortificata alla sua vita di manager e di donna.

Ho rivisto da poco questo film del 2004. E’ una viaggio complesso e doloroso alla ricerca del sè più profondo che dimostra come il ritrovare noi stessi ci metta in comunicazione con gli altri e che spiritualità e managerialità possono coesistere senza entrare in conflitto.
L’insegnamento più bello, che nasce dal mistero di questa bambina, è che le persone che ci vogliono bene restano sempre con noi anche quando non ci sono più o non abbiamo avuto l’occasione di conoscerle in modo approfondito.
Da vedere. Voto 10.

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