domenica 6 luglio 2008

La passione nel lavoro

Ho letto un post molto interessante nel blog “Il mestiere di scrivere”. Questo post parla del rapporto tra lavoro e passione.
Da sempre sono convinto che la passione è quella molla che è in grado di trasformare la monotonia del lavoro quotidiano in una successione di momenti creativi e appaganti.
Ce lo insegnano i monaci cercando nella ripetitività delle loro giornate sempre motivazioni nuove attraverso il gusto della riscoperta.
Ce lo insegnano le arti marziali dove la perfezione si può raggiungere solo con un lungo percorso di ricerca, di correzione dei propri gesti e atteggiamenti.
Come un pianista che riprova sempre lo stesso pezzo prima di riuscire ad intepretarlo interamente, la passione ci permette di fare del nostro lavoro un lavoro unico nel suo genere, ma non solo.

Anche le passioni che coltiviamo al di fuori del nostro lavoro si possono rivelare preziose per sviluppare e arricchire la nostra personalità. È per questo che suggerisco sempre di dare molta importanza nel curriculum agli hobby e agli interessi personali. Saranno questi a salvarci nei momenti di crisi o a farci venire l’idea giusta quando siamo nell’indecisione.

Università, master e formazione sono importanti perché creano la nostra cultura di base, ma saranno solo le nostre passioni a dare un’impronta che ci distinguerà sempre dagli altri.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Sono convinto che la passione permetta finalmente di uscire dallo stereotipo del lavoratore che detesta il lunedì e gioisce il venerdì. A tal proposito ho trovato interessante il libro: Passione al Lavoro, trova il lavorochepiace e ti realizza di Antonio D'Elia, Wip Edizioni.
Un saluto!
Maurizio

Paolo G. Bianchi ha detto...

Grazie Maurizio,

non conoscevo questo libro, vedrò di leggerlo.

un saluto,
paolo