martedì 22 gennaio 2008

La forza delle virtù

Oggi tramite questo post voglio rispondere indirettamente a Pier Luigi Celli , direttore generale della Luiss, in seguito a un suo articolo “Deboli virtù, ma strumenti forti per competere” apparso su HR on line periodico di Risorse Umane.

“Si fatica una vita per arrivare, per rassegnarsi poi a non capire”. Celli si pone il problema di dove siano finite le virtù che un tempo forgiavano l’uomo in relazione a se stesso e agli altri sia nella vita privata che nel lavoro. “Siamo alla ricerca di un percorso di senso”, prosegue Celli, che dovrà condurci alla scoperta “dell’anima delle organizzazioni produttive, che è il volto della loro identità, della loro storia, delle loro tradizioni, intrise di valori”.
Celli sostiene che “occorre piuttosto lavorare sulle condizioni all’interno delle quali le risorse operano. In sintesi devi avere manager in grado di creare condizioni non solo efficienti, ma benevolenti, abili nel mettere le persone in condizioni di vivere e lavorare bene, in modo che possano sentire con positività tutto l’ambiente”.

Caro Celli, tutto questo è ciò che cerco di fare da anni: cambiare il cuore delle aziende riportandole ad essere, come anche lei auspica, organismi fatti di cuore e anima oltre di che di mente. Abbey Programme®, Samurai Lab®, Strutturalmente® sono solo degli esempi pensati per uomini che hanno responsabilità su altri uomini; se le virtù prevalgono sul resto le persone cambiano e fanno cambiare tutto in meglio.


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