domenica 15 luglio 2007

Viva Power Point

Power Point compie vent’anni e come ci segnala l’interessantissimo blog di Garr Reynolds anche il Wall Street Journal dedica un’articolo a questa ricorrenza. Tanti o pochi che siano, tra usi ed abusi, Power Point è entrato a far parte della vita quotidiana di molti. La polizia e i carabinieri lo usano per presentare alla stampa il risultato delle ultime operazioni, gli insegnanti nelle scuole per le lezioni, ne sono contagiati anche i politici ma anche i religiosi che lo utilizzano per le loro celebrazioni o per le attività parrocchiali.

I formatori, ed io per primo, l’abbiamo e lo continuiamo a sfruttare all’osso e in anni di formazione ne ho viste di tutti i colori. Sì, proprio così, perché quello che doveva essere, ed è, solo uno strumento per riassumere, per puntualizzare i passaggi chiave di un ragionamento più articolato (espresso di solito in un classico documento word), ne ha preso il posto con effetti micidiali e devastanti.
Prendete per esempio il fascino perverso delle slides ipercolorate, con fondi mirabolanti e scritte con font improbabili che arrivano da destra, da sinistra, dall’alto oppure i testi lunghissimi che anziché essere dei riassunti sono delle vere e proprie tesi su slides. In molte occasioni ho visto Power Point diventare più importante del formatore stesso che si limitava solo a leggere quello che proiettava.

Le aziende ormai lo adorano: se presenti un corso con meno di trenta slides non è un corso valido. In un’azienda, il responsabile edp, lo chiamava “programma di Punto di Potere”: e proprio lo è, il potere di chi tiene la lezione e in scacco i partecipanti.
La parola moderazione non è nel vocabolario di noi formatori che vediamo in questo strumento un ottimo sistema per dimostrare una cultura che a volte non abbiamo. Ci sono cascato anch’io: sono rimasto attratto dalla grafica, delle frasi e dagli sfondi colorati. Qualche volta mi sono trovato in difficoltà perché preso dall’euforia dei colori, le parole non erano leggibili durante la proiezione.

Power Point è comunque valido e utile, e proprio perché schematico aiuta a focalizzare le idee. D’ora in poi mi impegno ad usarlo solo così. Già in alcuni corsi come Samurai Lab® e Abbey Programme® l’ho rimpiazzato con le esperienze delle persone, sicuramente più importanti di qualsiasi testo scritto.
Buon compleanno Power Point.

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