martedì 19 giugno 2007

Le parole e il loro valore

“A volte le parole cominciano ad avere un significato del tutto indipendente dai fatti, un significato che non conduce più all’origine, alla curiosità, all’emozione di quei fatti”. Ho trovato questa frase su “Quaderno del Vajont” di Marco Paolini e mi ha colpito molto.

Tante volte, quando facciamo formazione, mi accorgo di come ripetiamo frasi e parole lasciando che sia la routine a prendere il sopravvento sulle emozioni e sulle situazioni. Allora i protagonisti della formazione non sono più le persone, ma il piano didattico, le parole che il formatore dice, ma alle quali nemmeno lui crede. In queste situazioni le persone perdono fiducia in quello che stanno facendo e tutto diventa tempo perso per tutti.

Dobbiamo tornare al valore delle parole. Anzi, per dare loro maggiore valore, adoperiamo un po’ di sano silenzio. Lasciamo che siano gli altri a parlare e usiamo il nostro lavoro di formatori solo per dare l’esempio e orientare. Lasciamo alle parole il loro vero compito – insegnare - e prendiamoci il nostro, di creare cioè silenzio in modo che le persone possano usarle per comunicare veramente.

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